Khumb Mela by Ximena Echague
"Those who love India know that you don't know exactly why you love it. It's dirty, it's poor, it's infected; Sometimes she is a thief and a liar, often smelly, corrupt, merciless and indifferent. And yet, once you meet it, you can't avoid it anymore."
Tiziano Terzani
Every 12 years, millions of Indians flock to Allahabad, India, for the largest religious event on the planet: the Kumbh Mela. This sacred city, where the Ganges and Yamuna rivers converge, together with the mythical Sarasvati river, receives 120 million pilgrims from all over India and beyond, to bathe in the precise point, the Triveni Sangam, where the three rivers meet. It is not only a religious event, it is a celebration of India, but also of the whole of humanity, in its incredible variety. Echague participated in this immense collective ritual in 2019 and her shots tell its fierce truth, in that mixture of color and dirt, of mystical ecstasy and commerce: The India that emerges from the work of this extraordinary artist is unsettling, almost dystopian, because it seems to find a meaning beyond poverty, beyond pain, beyond hunger. "Such a massive event," says Echagüe, "cannot be captured in a few photos of sadhus bathing in the river or in the myriad of pujas that take place everywhere. So much energy and activity defies our comprehension. I have tried to dwell on some details to illustrate the spiritual and at the same time festive atmosphere of the Kumbh, in its deep humanity as well as in its sometimes great irony. There's nothing like it anywhere else on the planet." The artist's lens faithfully captures in an empathetic way the beauty and ugliness that coexist transfigured by a search for redemption that is not only a fact of the spirit but that becomes flesh and blood, in the body’s folds of the faithful.
ITALIANO
“Chi ama l'India lo sa: non si sa esattamente perché la si ama. È sporca, è povera, è infetta; a volte è ladra e bugiarda, spesso maleodorante, corrotta, impietosa e indifferente. Eppure, una volta incontrata non se ne può fare a meno.”
Tiziano Terzani
Ogni 12 anni, milioni di indiani si riversano ad Allahabad, in India, per il più grande evento religioso del pianeta: il Kumbh Mela. Questa città sacra, dove convergono i fiumi Gange e Yamuna, insieme al mitico fiume Sarasvati, riceve 120 milioni di pellegrini provenienti da tutta l'India e non solo, per bagnarsi nel punto preciso, il Triveni Sangam, dove i tre fiumi si incontrano. Non è solo un evento religioso, è una celebrazione dell'India, ma anche dell'umanità intera, nella sua incredibile varietà. Echague ha partecipato a questo immenso rito collettivo nel 2019 e i suoi scatti ne raccontano la feroce verità, in quella mescolanza di colore e sporcizia , di estasi mistica e commercio: L’India che emerge dal lavoro di questa straordinaria artista è spiazzante quasi distopica, perché sembra trovare un senso oltre la poverà, oltre il dolore, oltre la fame. “Un evento così imponente – racconta Echagüe non può essere catturato in poche foto di sadhu che fanno il bagno nel fiume o nella miriade di puja che si svolgono ovunque. Così tanta energia e attività sfidano la nostra comprensione. Ho cercato di soffermarmi su alcuni dettagli per illustrare l'atmosfera spirituale e insieme festosa del Kumbh, nella sua profonda umanità così come nella sua talvolta grande ironia. Non c'è niente di simile in nessun'altra parte del pianeta”.
L’obiettivo dell’artista coglie in modo empatico ed estremamente fedele la bellezza e la bruttezza che convivono trasfigurati da una ricerca di redenzione che non è solo un fatto dello spirito ma che si fa carne e sangue, nelle pieghe dei corpi dei fedeli!