Upholding Tradition by Christelle Enquist
"Tradition is the vitality of the past that enriches the life of the present"
T.S.Eliot
Enquist's work reflects extraordinarily effectively on the value of traditions. In an increasingly globalized, post-pandemic world has shown once again that borders are blurred conventions, good for governments of all colors but little more. Traditions are an anchor. They reconnect us to our past and above all they can be a comforting beacon in a sea of unknowns, or a reflective mirror of how things were and what we want the future to be. For the Menorcans, their horses are this beacon. They are joy, a celebration of life and sharing as, full of vital fervor, the artist's shots tell us. "Horses have been deeply rooted in Menorcan culture since the Arabs invaded the island in 903, and further strengthened by the English and French invasions in the 1700s. Today, the need for horses as a means of transport and defense has long since disappeared. However the horse remains a central figure in local festivals, among enthusiasts, and of course, in traditional trotting races. Since 1971, fans have gathered at the Torre del Ram track in Ciutadella to watch the Sunday races and, if they're lucky, win a couple of bucks. Friends and families have chosen this location to enjoy a perfect weekend with a cold beer in hand. Over time, this tradition has been passed down from generation to generation.
Enquist's shots show us the infinite resilience of humanity, how traditions help it celebrate the endless cycle of life that continues in spite of everything.
ITALIANO
“La tradizione è la vitalità del passato che arricchisce la vita del presente”
T.S.Eliot
Il lavoro di Enquist riflette in modo straordinariamente efficace sul valore delle tradizioni. In un mondo sempre più globalizzato che ha affrontato una pandemia, che ha dimostrato ancora una volta come i confini siano labili convenzioni buone giusto per i Governi di ogni colore e poco più: le tradizioni sono un’ancora. Ci riconnettono al nostro passato e soprattutto possono essere un faro confortante in un mare di sconosciuto, o uno specchio riflettente su come erano le cose e su cosa vogliamo che sia il futuro. I cavalli per i minorchini sono questo faro. Sono gioia , festa , celebrazione della vita e condivisione come gli scatti pieni di fervore vitale dell’artista ci raccontano. “I cavalli sono stati profondamente radicati nella cultura menorchina – precisa Enquist- da quando gli arabi invasero l'isola nel 903 e ulteriormente rafforzati dalle invasioni inglesi e francesi nel 1700. Oggi, la necessità dei cavalli come mezzo di trasporto e di difesa è scomparsa da tempo, tuttavia il cavallo rimane una figura centrale nelle "feste" locali, tra gli hobbisti e, ovviamente, nelle tradizionali corse al trotto. Dal 1971, gli appassionati si riuniscono al circuito della Torre del Ram a Ciutadella per assistere alle gare della domenica e, se sono fortunati, guadagnare un paio di dollari. Amici e famiglie hanno scelto questa location per godersi un fine settimana perfetto con una birra fresca in mano e, nel tempo, questa tradizione è stata tramandata di generazione in generazione.
Gli scatti di Enquist ci dicono di come l’umanità sia infinitamente resiliente persino a se stessa e di come le tradizioni la aiutino a celebrare l’infinito ciclo della vita che continua. Nonostante tutto!